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La nostra storia

La storia dell’Automobile Club Padova si confonde con gli albori dell’automobilismo, difatti proprio a Padova il 16-17 agosto 1899 si tenne un convegno su gli “automobili”, così si chiamavano allora, e in contemporanea si svolse una delle prime competizioni automobilistiche italiane. Era una gara di “resistenza” di 180 km che vide la vittoria di Ettore Bugatti su motociclo Stucchi/Prinetti a quasi 40 km/h di media.

La prima vettura arrivata era una padovana “Bernardi” che percorse i 180 km in 7h 51’37” alla media di quasi 26km/h. Dopo il successo di questa manifestazione un gruppo di appassionati padovani, Papadopoli, Morosini, Miari, Giusti del Giardino e pochi altri, fondarono, nel gennaio 1899, il Club Automobilisti Veneti alla cui presidenza, atto di grande galanteria, nominarono la contessa Elsa Albrizzi, una sorta di Madame de Stael degli appassionati dell’auto.

Il club veneto era stato preceduto, in Italia, solo da quello di Torino, e solo di un mese, cioè nel dicembre 1898. Qualche tempo dopo un gruppo più nutrito di appassionati, forte di 37 soci, si riunì per dare vita all’Unione Automobilistica Veneta: si perdono qui le notizie del Club Automobilisti Veneti e della sua presidentessa. Il fatto che in questa nuova associazione non compaia nessuno dei nomi storici del primo automobilismo, induce a pensare che ci siano state delle forti diatribe. Il 6 aprile del 1900 viene eletto il primo consiglio direttivo della nuova associazione: presidente il cavalier Alberto Rignano, consiglieri il conte Edoardo Corinaldi, il nobile Carlo Malanotti, Ettore Graziani, l’ing. Vittorio Meschini, il dottor Bruno Barzilai, l’ingegnere Giulio Orefice, Pietro Pavan e il dottor Edmondo Tatti.

Nel luglio dello stesso anno venne organizzata una corsa di “resistenza” di 220 km. e la prima edizione della gara di velocita’ in rettilineo Padova-Bovolenta. Entrambe le gare meritano d’essere ricordate perché registrano due eventi importantissimi per la storia dell’automobilismo italiano: la gara di resistenza fu la prima gara ufficiale della neonata Fiat, la seconda fu la prima esperienza agonistica di Vincenzino Florio, il ricchissimo nobiluomo siciliano che diventerà il promotore della mitica Targa Florio, la gara siciliana su strada che per parecchi decenni rivaleggiò in popolarità con la Mille Miglia. Alla fine del 1905, quando questa associazione contava già circa 100 soci, venne trasformata all’inizio del 1906 in “Automobile Club Veneto”, con sede in Padova in Via del Santo che proseguì l’attività fino al 1915. Da vecchi documenti risulta che alla fine del 1905 erano regolarmente costituiti gli automobile club di Torino, Milano, Firenze, Ferrara, Parma, Brescia e Verbano, oltre al nostro club seppure col nome di Unione Automobilistica Veneta. In quell’anno i citati club decisero di federarsi per dare vita all’Automobile Club d’Italia.

A guerra terminata il sodalizio venne ricostituito su base provinciale ed assunse il nome di AUTOMOBILE CLUB PADOVA che mantiene tutt’ora. Noi pertanto siamo gli eredi diretti di quegli appassionati. In quel periodo l’attività del club è prevalentemente di carattere sportivo, fino al 1927, quando con Regio Decreto viene costituito il Pubblico Registro Automobilistico, sorto per dare pubblicità agli atti di compravendita dei veicoli a tutela dei terzi attestandone la titolarità. Questo nuovo istituto venne subito affidato in gestione all’A.C.I. il quale coinvolse gli automobile club provinciali provvedendo ad istituirli dove ancora non esistevano. Da quel momento in poi all’attività sportiva si affiancava quella di assistenza automobilistica relativa alla burocrazia del veicolo e poco dopo iniziava anche l’attività turistica con viaggi sociali in macchina anche all’estero. Queste attività proseguirono fino allo scoppio della II Guerra Mondiale.

Al termine del conflitto il Club si riorganizza rapidamente tanto che già nel 1949 è in grado di organizzare la gara di velocità in salita Treponti – Teolo che poi diverrà Treponti – Castelnuovo. Risale anche al primo dopoguerra l’affidamento agli automobile club della riscossione della tassa di circolazione.

Nel 1950 i soci superavano già le 2.000 unità e viene anche organizzata la prima edizione dell’autosciatoria Padova – Cortina, gara antesignana dei moderni rally. Nel 1952 viene costituita la scuderia “PATAVIUM” come gruppo sportivo dell’automobile club, con lo scopo di dare assistenza ai soci sportivi e di promuovere le gare automobilistiche. Sempre nel 1952 veniva inaugurata la stazione di servizio carburanti dell’automobile club Padova in via Codalunga. Nel 1953 veniva completata la ristrutturazione della sede sociale considerata allora una delle più belle d’italia. Nel 1954 i soci sono ormai 3400 e prosegue l’attività sportiva aggiungendo alle due gare già citate la “Coppa Monte Venda”.

Nel 1956 viene organizzata la prima edizione della “Coppa Della Favera” per commemorare un giovane pilota di sicuro avvenire scomparso tragicamente durante una gara nel parmense l’anno precedente. Nel 1964 viene inaugurata la nuova sede di via Enrico degli Scrovegni. Negli anni successivi l’attività prosegue organizzando tra il resto, convegni in tema di traffico e circolazione, problematiche giuridiche relative ai veicoli o agli incidenti stradali, problematiche turistiche, senza dimenticare l’educazione stradale svolta in collaborazione con la Polizia Municipale. Questa in estrema sintesi la storia dell’Automobile Club Padova che ci conduce sino ai giorni nostri e che vede l’Ente, forte dei suoi cento anni di storia alle spalle, come protagonista della mobilità in provincia, offrendo ai suoi soci ed alla collettività, i suoi servizi, le sue competenze tecniche, e, soprattutto, la sua cultura, il suo modo di interpretare le problematiche del muoversi oggi.