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Stragi di motociclisti, si possono evitare con gli ARAS

30.06.2022

Le cronache di questi giorni non lasciano scampo: il ritorno alla vita normale, dopo l’emergenza pandemica, ha comportato anche un nuovo picco di incidenti e morti sulle strade. La gran parte di questi avviene per distrazione alla guida, sia nel caso di sinistri che riguardano autoveicoli, sia nel caso di incidenti che riguardano i motociclisti.

Le forze di polizia e le amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli, hanno fatto molto per contrastare gli eccessi di velocità e la guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, installando dispositivi di controllo fissi e mobili e disponendo pattugliamenti straordinari e posti di blocco.

Ora lo stesso impegno è necessario per contrastare la distrazione alla guida, spesso causata dall’uso improprio di dispositivi digitali e cellulari o dalla mancanza di consapevolezza nell’utilizzo di motoveicoli. Oltre a controlli specifici e nuove infrastrutture, in grado di sanzionare i trasgressori - come per esempio chi guida usando il telefonino - servono uno sforzo nella formazione dei giovani e nella diffusione e istallazione di dispositivi di assistenza alla guida.

Alcuni di questi esistono già, sono montanti di serie nelle auto più moderne e consentono di correggere l’attività del guidatore o di segnalare pericoli. La gran parte del parco auto italiano, uno dei più obsoleti d’Europa, tuttavia ne è priva. Per questo sarebbe necessario un doppio percorso: di incentivi per il cambio d’auto e anche per l’istallazione di questi dispositivi sui mezzi più datati.

Va fatto notare che i sistemi di assistenza alla guida non esistono solo per gli autoveicoli ma, da almeno cinque anni, sono a disposizione anche per moto e motorini. Il legislatore insiste, anche giustamente, sulla necessità di abbattere l’inquinamento, incentivando l’acquisto di auto e moto a basse o zero emissioni. La stessa politica andrebbe condotta per favorire la diffusione e l’immatricolazione di veicoli dotati di dispositivi intelligenti, moto comprese (ARAS).

Luigino Baldan, presidente Automobile Club Padova